Capriata

    D’Orba    

        

 

 

Diverse sono le ipotesi sulla derivazione del toponimo. Etimologicamente, la parola "Capriata" può connettersi al nome dell’animale "capra" (così come affermava lo storiografo Bartolomeo Campora nel volume Capriata d’Orba e le sue denominazioni attraverso i secoli). Anche Goffredo Casalis del suo Dizionario geografico, storico… del 1836 conferma la presenza di un grande pascolo per le capre.

 

La storia

Il territorio di Capriata d’Orba, compreso nella regione dell’Alto Monferrato, è situato nella valle dell’Orba ad oriente del corso del torrente omonimo. Le prime notizie storiche di sicura datazione che riguardano l’insediamento risalgono al 973 d.C., anno di appartenenza della pergamena con cui Lamberto vendeva al sacerdote Roprando quarantacinque corti. La corte di Capriata è citata in questo documento come parte integrante del suo castello, che possiamo identificare nell’odierna zona di Castelvecchio. La torre e il muraglione semiciclopico che si erge ai suoi piedi sono quanto resta di questa fortificazione. Il ritrovamento nell’abitato di monete romane e la scoperta di tombe dell’era pagana, dimostrano comunque l’origine ben più antica di Capriata. Nel 1143, dopo una breve sottomissione ai marchesi di Bosco, Capriata diventa un comune indipendente. Nello stesso anno stipula un patto con il comune di Gamondio, ora comune di Castellazzo, nei confronti del quale accampa dei diritti, inimicandosi così la rivale Alessandria, che solo nel 1183 si arrende e le riconosce questi diritti. L’indipendenza di Capriata finisce nel 1218 quando i consoli donano al comune di Genova il castello e il paese. Da allora in poi gli alessandrini cominciano ad attaccare il paese, fino al terribile eccidio del 1228, in cui gran parte del territorio viene incendiato; anche il castello di Castelvecchio viene demolito e gli abitanti trucidati; in pochi riescono a salvarsi rifugiandosi a Gavi. Nel 1230 Capriata riesce finalmente a scacciare gli alessandrini, ma viene riconquistata dai genovesi. Risale a questo periodo, seconda metà del XIII secolo, la costruzione del castello di Castelnuovo, delle mura di cinta di cui ancora oggi sono visibili i bastioni, e delle relative porte d’accesso al paese denominate Porta della Valle, a nord, Porta di Genova, a sud, Porta Leona, ad est. Il dominio genovese dura sino al 1317, anno in cui Capriata viene ancora una volta sottomessa ad Alessandria, che si alterna così a Genova divenuta nuovamente padrona nel 1412. Il periodo che va dal XV al XVII secolo vede Capriata coinvolta passivamente in un vortice di vicende storiche che alternano nel dominio dei suoi territori i Marchesi del Monferrato (1418 e 1548), i Visconti (1418), il papa Martino V (1421), i Duchi di Mantova (1545), i Francesi (1644) e gli spagnoli che, insieme agli alessandrini, la devastano nel 1648, distruggendo anche il castello di Castelnuovo. Nel 1708 Capriata è unita al Regno Sabaudo, continuando comunque ad appartenere all’Arcidiocesi genovese. Nel 1799 viene occupata dal francese Joubert, che morirà poi sul campanella sanguinosa battaglia di Novi contro gli austro-russi. Trascorse le vicissitudini del primo impero napoleonico, nel 1815 Capriata ritorna agli Stati Sardi. Dal 1815 al 1860 Capriata appartiene al circondario di Novi Ligure e alla provincia e corte di appello di Genova. Nel 1860 viene aggregata, insieme al suo circondario, alla provincia di Alessandria e alla corte di appello di Casale Monferrato. In questi anni vengono abbattute le tre porte d’accesso alla città, così come era già avvenuto precedentemente per diversi tratti delle mura e per i due castelli, al fine di recuperare materiale da costruzione per le civili abitazioni.

Il motto, in origine non allegato ma visibile sulla lapide posta sulla facciata del Municipio, dice "Dulcis aura veni" (Giungi dolce soffio d’aria). Fu adottato con Decreto del Capo del Governo in data 6 novembre 1928.

 

I personaggi

Enrico Brizzolesi (1848-1930) Fu deputato dal 1900 al 1915 e Sindaco dal 1922 al 1930.

Bartolomeo Campora (1841-1921) Insigne storiografo di Capriata d’Orba.

Don Angelo Campora (1945-1990) Divenuto parroco dei Lobbi, in provincia di Alessandria.

Luigi Cavalli (1900-1978) Maestro elementare, direttore della Banda musicale, organista, storiografo e fotografo.

Giulio Picollo (1880-1910) Fu un pioniere dell’aviazione, ciclista, automobilista e negoziante a Genova.

 

Gli edifici

Torre di Castelvecchio. La torre, o almeno ciò che ne resta, si eleva a nord dell’abitato, ai piedi di quella che da molti viene definita l’acropoli di Capriata. A ridosso della torre, cintato dalle mura, di cui si scorgono ancora ciclopici resti, sorgeva in epoca medievale il castello, denominato Castelvecchio.

Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo. Fu edificata tra il XV e il XVI secolo e modificata ampiamente nel XVIII secolo.

Confraternita dell’Annunziata. La costruzione, sul luogo di una precedente chiesa romanica dell’ XI secolo, iniziò nel 1740-47 e terminò nel 1756-57 con esclusione della facciata.

Chiesa di San Rocco. All’epoca della sua costruzione era isolata e fuori dall’abitato, ora appare circondata dall’edilizia recente.

Confraternita della SS. Trinità (San Michele). L’aggregazione risale all’inizio del XVIII secolo. Alcune integrazioni risalgono al XIX secolo.

Oratorio di San Giovanni Battista. L’edificio, come risulta dai documenti d’archivio, era già esistente nel XVI secolo. L’aspetto odierno è frutto di successivi rifacimenti, soprattutto d’epoca settecentesca.

Villa Carolina. Si tratta di una bellissima villa ottocentesca corredata da un grandioso parco con statue, vasche con zampilli, grotte e vialetti dal gusto romantico. Oggi è sede del Golf Club.

Monastero dei frati contemplativi. Il complesso è situato presso la Villa Bricco, sopra Villa Carolina. Risulta da un lascito della Marchesa Carolina Gavotti in Finocchio.

Ex ospedale dei SS. Gioacchino e Giuseppe. L’edificio fu ultimato nel 1856 e per erigerlo furono utilizzati materiali provenienti dalle antiche mura di cinta.

Ex asilo infantile. Tardo-ottocentesco, fu eretto per volontà di Tranquillo Bava ed ampliato nel 1925 dietro iniziativa di Enrico Brizzolesi. Il complesso è costituito da due grandi ali collegate ad un corpo trasversale di un solo piano fuori terra. Le due ali constano di tre piani fuori terra; i vani, voltati, sono comunicanti tra loro e la scala è posta trasversalmente ad essi. Il muretto di cinta del cortile è scandito da archetti a tutto sesto ed interrotto, all’altezza dell’ingresso, da due possenti pilastri.

Asilo infantile Michele Pizzorno. Un recente intervento, in seguito al lascito di Pizzorno, ha ampliato lo spazio della villa ottocentesca annettendovi un corpo ottagonale. La villa è intonacata color giallo. Presenta fascia marcapiano, pronunciato cornicione e cornici a rilievo alle finestre; la parte nuova è rivestita di mattoni e ha grandi aperture vetrate.

 

Capriata d’Orba in sintesi

Epoca di fondazione. Le prime notizie storiche risalgono al 973 d.C.

Data di istituzione del comune. XIX secolo

Abitanti a inizio ‘900. 3695

Abitanti attuali. 1928

Numero famiglie. 846

Denominazione abitanti. Capriatesi

Superficie territoriale. 30 Kmq

Altitudine s.l.m. 176 m

Frazioni del comune. Aureliana, Barcanello, Bianchini, Cascinotti, Coltellotta, Fascioli, Gabba, Garaglia, Garbagnina, Giora, Iride Valle del Lemme, Oltreorba, Parodine, Pratalborato, Rio Secco, San Bernardino.

Santo patrono. San Pietro

Biblioteca comunale Enrico Brizzolesi. Via E. Brizzolesi

Palazzo comunale. Piazza Garibaldi, 5

Strutture ricettive:

Dove mangiare:

DAL MORO Antico Ristorante - Piazza Garibaldi, 7 - tel. 0143 46157

"La corte dei grilli" Ristorante - Via Roma, 39 - tel. 0143 467425

Ristorante Villa Carolina - Via Ovada, 51 - tel. 0143 46110

Tenuta la Pedaggera - b&b - Loc. Pedaggera - tel. 0143 467414

Dove comperare:

Superspaccio Alimentari - Via Roma, 57 - tel. 0143 46154

Alimentari e Tabaccheria - Via Roma, 2

Macelleria Ferrando - Via Mazzini, 23 - tel. 0143 46150

IL FORNO - Via della Piazza, 10 - tel. 0143 46146

BODRATO Cioccolato artigiano - Via S. Cristoforo, 15 - 0143 46365

NICHOL'S produzione cioccolato - Via Ferrari, 49 - 0143 468003

Macelleria Bovina di Valdo - Via Roma, 63 - tel. 0143 46371

 

Pro Loco di Capriata D'Orba

La Pro Loco di Capriata d’Orba è stata costituita in data 27/05/2002 e i membri fondatori furono:

Opizzi Filippo Cesarino,  Sericano Carletto

Varagnolo Tullio,  Bertinieri Ermanno

Bozzola Giovanni,  Macciò PierLuigi

Roveglia Piera,  Perfumo Maria Giuseppina

Bozzola Paola,  Succio Maria Carla

Macciò Daniela

Oggi la Pro Loco ha la sede in piazza Garibaldi 5 e gli organi sociali sono così composti:

Presidente: Cairello Paola

Vice Presidente:  Maltagliati Paola

Segretario:  Varagnolo Tullio

Tesoriere:  Arata Sandro

Revisore dei conti: Perfumo Maria Cristina,  Poggio Daniele.

Membri del consiglio di amministrazione: Maniero Luisita,  Bertinieri Ermanno.

Età media dei componenti della Pro Loco: 44 anni.

 

Elenco iniziative della Pro Loco

Gennaio: ARRIVA LA BEFANA.

Febbraio: Gita al Carnevale di Cento (FE).

Marzo: Carnevale in maschera.

Aprile: Gita di pasquetta.

Maggio: Gita a Parigi a EuroDisney (meta per l’anno 2007)

Giugno : Spettacolo per bambini.

Giugno : Gara delle torte dolci e salate

Luglio : Serata in musica " Danza sotto le stelle"

Luglio/ Agosto: Estate ragazzi.

Settembre: concerto di musica d’ascolto.

31 Ottobre: Festa di Halloween.

Novembre: visita ai mercatini di Natale.

Dicembre: Mercatino di Natale con l’arrivo di Babbo Natale.

 

Prodotti Tipici

Lasagne e stubiarei, salame dolce, sancrò (cavoli).

Vini: Gavi D.O.C. , Cortese, Dolcetto d’Ovada; Barbera del Monferrato;

prodotti dalla cantina sociale del paese e da numerose aziende agricole.

Logo/ Stendardo

Torre campanaria con i palloncini. Idea nata da una foto occasionale scattata durante la manifestazione "Arriva Babbo Natale".

Per contattarci:

Pro Loco Capriata d’Orba piazza Garibaldi 5 – 15060 Capriata d’ Orba (AL)

Telef. 014346207.